"La vita è un viaggio e viaggiare è vivere due volte"
Omar Khayyam

giovedì 19 gennaio 2012

TURCHIA: Aydin - Istanbul, Primo giorno

Io, Gaia, e i nostri cappelli - parte prima


(17 gennaio partiamo con entusiasmo, non Gaia che è sempre indifferente, però volevo scrivere così perchè da un tocco in più)


Aydin è piccola. Sono arrivata in Turchia 3 mesi fa e ancora non riesco ad abituarmici.
E' fatta da una strada sola, bere per strada è vietato e le donne si dividono in ballerine di pop melodico e signore coi pantaloni alla turca e calzettoni spessi come se si stesse in Siberia, e il velo, certo, il velo.
Come i grandi orecchini a farfalla che noi potremmo desiderare per le nostre Barbie a 6 anni possano stare bene con i cappotti lunghi da moschea per me è un mistero, e quindi ho smesso di interrogarmi sulle scelte stilistiche di queste donne, la Turchia è un crocevia di vecchio e nuovo, e basta.
E allora pensiamo alle nostre di scelte stilistiche: io e Gaia abbiamo comprato i nostri cappelli, ed è da quii che voglio iniziare a raccontare di questo viaggio, che so dove mi porta e so da dove comincia, ma che mi lascia abbastanza perplessa sulle modalità intermedie
Non ho soldi
non ho un cappotto
non ero manco autorizzata
Ho inventato così tante bugie al coordinatore e alla prof di farmacologia che al momento mi ritrovo con una cugina incinta e un nonno morente in ospedale sulla coscienza
Se lo sapesse mia cugina.


E quindi ci siamo comprate questo cappello, sembriamo due addette ai lavori di una pompa di benzina, ma solo 3 turkish lira, come potevamo resistere?
Gaia, che era arrivata come una signora col suo cappottino d'annata e la sua valuta estera, è diventata spilorcia in meno di un giorno: qua i prezzi sono diversi e pensare in Euro ti lascia infinocchiare
E i turchi so carini, però pure loro c'hanno famiglia


E quindi siamo partite


La notte prima non avevo dormito, quando ti dicono "la tua presentazione è pronta? allora portala domani" e la tua presentazione non è pronta e stai già con la valigia in mano per partire ti serve almeno una notte intera per parlare in maniera decente della terapia sull'HIV
E meno male che sono andata in Africa, così mi sono potuta dare delle arie da esperta, pure se ai tempi non avevo fatto manco biochimica.


E quindi siamo partite, dicevo
All'una e mezza di notte
Stefan, che a quanto pare si sente più bello se aiuta le persone, ci ha portato il valigione di Gaia fino all'Otogar a notte fonda
Arrivederci a manetta, ringraziamenti e abbracci da non ci rivedremo mai più


E finalmente siamo sulla Pamukkale
La Pamukkale è la migliore compagnia pulmanniera della Turchia
Non lo dico per dire
C'hanno gli shermi con la musica e i film per ogni sedile, con le cuffiette in dotazione, e nessuno se le ruba perchè di fronte a tanta premura sarebbe come sparare sulla croce rossa
Ma non è questo


Hanno della musica nell'hard disk che a me mi ci sono voluti 25 anni di conoscenze di disadattati per venirne a conoscenza
Se fornisci gli Archive, I prodigy, i Radiohead  e Frank Sinatra al cliente per me hai vinto, di Laura Pausini neanche l'ombra. E stiamo in Turchia, il cd in spagnolo di Laura Pausini non è misconosciuto (è sempre la musica peggiore che arriva all'estero, Celentano a parte)


Quindi come potevamo dormire?


L'uomo cibo non ha aiutato.
Gaia ha cambiato di posto almeno 3 volte, in quello che è stato un viaggio di 10 ore piacevolissimo, nonostante fossimo diventate schermini porta musica-giochi interattivi-televisione-film addicted


Io sono rimasta sempre allo stesso, in compenso ho cambiato umore almeno il doppio delle volte.


Per esempio quando passava l'uomo cibo
L'uomo cibo almeno ogni ora t'attrezza un carrellino con dolci salatini thè latte e caffè che manco una donna inglese all'ora del thè.
E ci manca solo che si urli in carrozza!
E noi siamo contente, che la linea non è mai stata una puntualità
Però a me mi rode anche, perchè ogni volta ti si accendono le luci in faccia e tu ti svegli che già ti faceva male la schiena da prima, e già eri abbastanza incazzata perchè l'unico che russa come un trattore potenziato è seduto proprio dentro di te ed è l'unico che non si sveglia mai.
Ho provato a tiragli pure le pallette di carta, niente, spero ancora che Dio lo fulmini ovunque esso sia.
Però l'uomo cibo è un taglio. Dopo qualche battuta in turco già ci prendeva per culo, che simpatico
"altri salatini?" il punto è che ne avevamo già due pacchi. Ho riempito la borsa di gaia con cibo dolce e salato, che in tempi di guerra non si sa mai.


Poi, dopo aver litigato un pò con Gaia circa qualcosa che ho già dimenticato, ci siamo addormentate. Almeno io. Lei si è messa a discorrere con un uomo soldato che metteva sullo schermino le sue foto col fucile buttando l'occhio di soppiatto per vedere se Gaia si lasciasse affascinare
Quanta dignità che c'hanno i turchi.



L'uomo cibo e l'uomo soldato




Il fatto che dessimo così tanta confidenza e che lui fosse l'unico a parlare inglese lo avrà fatto sentire mediamente fico perchè, dopo che l'alba è arrivata con le sue notti chiare a illuminare la neve che era così tanto tempo che non vedevo, ha approfittato del fatto che io dormissi con un bicchiere di thè in mano (segno inoppugnabile della profondità del mio sonno nonostante il trattore) ha preso Gaia con sè con fare tenebro "come with me, i will show u something"
Eravamo arrivati al Mar di Marmara, e quando mi sono svegliata avevo dei tramezzini con me, Gaia non c'era e il pulmann era in mare sulla barca
Sono andata a cercare gaia disperata, dovevo assolutamente aggiornarmi sul suo stato emotivo in relazione alla barca
Dopo aver trovato l'uomo cibo e aver fumato con lui sfoggiando il mio pessimo turco la mia cara amica di tante avventure arriva dal bagno (Gaia va in bagno almeno 3 volte l'ora, senza iperboli)
L'uomo soldato l'aveva portata con sè per illustrarle la bellezza della traversata


La storia del tramezzino 


L'uomo soldato si era portato Gaia con sè, dicevo, e questo mi aveva fatto non poco ingelosire a dire il vero. (because our friendship is also a romance too)
Se l'era comprata con mezzo tramezzino, anche se ne avevano già mangiati 4 a testa, ma lei non si è insospettita con la sua ingenuità dal sano appetito.


Quando a posteriori mi ha comunicato di aver provato un tutt'altro che leggero imbarazzo dopo essersi accorta la reale motivazione di quel tramezzino donatole io ho riso moltissimo.


Gaia il mezzo tramezzino se l'era mangiato, dicevo.
Quasi in un sol boccone.
La barca era attorniata da gabbiani che seguivano la barca in uno sciame in tumulto e che si muovevano agitati vicino agli spettatori in cerca di cibo.
Immaginate la sua faccia quando si è accorta che l'uomo soldato il tramezzino che con lei aveva diviso lo stava lanciando ai gabbiani che sorprendevano grandi e piccini prendendo il cibo al volo con mille acrobazie.
Lui voleva impressionarla dandole modo di nutrire questo spettacolo.







E Gaia s'è mangiata il tramezzino dei gabbiani. 
Io rido ancora.


Alì
Dopo queste 10 ore di pulmann abbiamo salutato i nostri amici soldato e cibo e siamo andate a Taksim.
Taksim è il centro della vita notturna ma quando siamo arrivate era giorno e Gaia aveva la mia stramaledetta valigia e quindi ci siamo fiondate nel dolmus per raggiungere casa del mio amico Alì.
Ora sto qua, nel suo salotto da uomo intellettuale turco, ateo e divorziato, che balla sempre nello stesso modo e suona la chitarra alle 5 di notte dopo una serata di sbronze e balli sfrenati.
Vorrei raccontare della serata di ieri ma ora non ne ho il tempo, il freddo della città ci aspetta e io voglio portare Gaia nella piccola santa Sofia, che rappresenta per me il cuore di Istanbul, anche se nessuno ci va.
Se avrò tempo posterò qualcosa su questo splendiodo posto.


Basta dire che un'americana due italiane e un turco ieri hanno ballato musiche balcaniche mentre danzatori bulgari a piedi nudi sui bracieri ardenti...


Io mi sono innamorata troppe volte. E senza alcool, perchè non ho una lira.
Il cantante rideva mentre suonava e io lo guardavo fisso mentre cambiava gli strumenti con la sua frontwoman alternativa suonatrice di flauti
Una ragazzona con un vestitone a fiori che sembrava un divano proponeva danze a me e ai miei piccoli amici, saliva sul palco urlando qualcosa e si ributtava nella mischia, era completamente pazza davvero non saprei meglio descriverla.
Alì ballava con fare dinoccolato e lo vedevo attratto dai nostri balli. Mi ha detto che ballo come una turca meglio di alcune turche, e io mi sento sempre assai lusingata quando me lo dicono perchè il ballo delle turche è bello che non potete capire come.


E poi siamo andate a ballare gli "Oldies"
Che però era Beyoncè che è una single lady con Will Smith principe di Bel Air.
E c'era un ciccione che gli mancava solo l'anello d'oro al mignolo per essere un vero negro da pop video, solo che era turco.
Io mi sono innamorata pure di lui, e gli ho mandato occhiate ambigue per premiarlo della sua tanta destrezza nel ballo.
E due giapponesine che però parlavano turco che si proponevano in balli languidi con me e Gaia, tanto che ho pensato fossero lesbiche, e avevano un modo di muoversi che un pò mi inebriava. Che troie.
La nostra compagna americana, che ho scoperto poi con la mia indiscrezione da italiana, essere una ex fiamma ancora innamorata di Alì, non smetteva mai di ballare, come un tronco per carità, ma l'importante è provarci.


E così tra balli amori fugaci e un Alì esaltato si sono fatte le 5 e sotto la neve di Istanbul ci siamo incamminati verso una notte fatta per recuperare il sonno perduto nell'attesa di un viaggio che si prospetta assai lungo.


Tesekkurler

2 commenti:

  1. L'uomo cibo potrebbe essere il padre di mio figlio....

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  2. Mostrerò la sua foto alla prof per rendere il tutto più credibile

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